Accadde oggi: 14 aprile 1955 Bruno Visintin batte Nello Barbadoro

Il 14 aprile al Nuovo di Torino, dentro il parco del Valentino, si svolgeva una riunione coi controfiocchi. Il clou vedeva in azione un campione come Tiberio Mitri opposto ad un avversario scorbutico come Tino Albanese. Qualche settimana prima sullo stesso ring i torinesi avevano visto in azione Franco Festucci, il rivale per eccellenza del triestino. Nel sottoclou c’era anche Nello Barbadoro, un piuma dalla potenza micidiale, ex campione italiano e sconfitto nell’europeo dal grande Ray Famechon. Il piuma proveniente dalla scuderia di Mitri avrebbe dovuto incontrare Robert Tartari, un battagliero francese, molto apprezzato. Ma Tartari dichiarava forfeit all’ultimo minuto. Per gli organizzatori non era facile trovare un sostituto. I pugni di Barbadoro erano “deflagranti” e i pari peso non se la sentivano. L’ultimo a rispondere all’appello era lo spezzino Bruno Visintin, un grande campione che aveva dato filo da torcere a Duilio Loi nel campionato dei leggeri. Ma al di là del peso era la conformazione fisica di Visintin oltre alla sua eccelsa classe a catalogare il match come improponibile. Ma di necessità gli organizzatori fecero virtù e così anche i due pugili. Si capì subito che Visintin non voleva infierire e il suo sinistro infiorettava il corpo e il volto di Barbadoro, che pian piano prese coraggio e cominciò a scaricare bordate alla figura esibendosi anche in belle schivate d’intuito, molto applaudite dal pubblico. Alla fine del match la logica vittoria andò a Visintin, ma qualcuno del pubblicò fischiò. Visintin dopo il verdetto quasi si scusò e in compenso ricevette i suoi meritati applausi. La carriera di Visintin fu costellata di belle vittorie man mano che passava di categoria fino a diventare campione d’Europa nei superwelter. Nello Barbadoro ridiventerà campione italiano dei piuma, ma per breve tempo, il meglio lo aveva già dato e rimarrà nel cuore degli appassionati per le sue imprese e i suoi folgoranti ko.

(alb)

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